mercoledì 2 gennaio 2019

Klang L’era del suono è arrivata a Roma



A Roma, precisamente in uno stabile del Pigneto, ha aperto Klang, nelle intenzioni di Cristiano Latini, suo giovane fondatore e creatore, un luogo dove le cose “accadono”, uno spazio dove ospitare una comunità fatta di sognatori che sappia apprezzare pienamente l’intersezione di vari piaceri della vita: la musica, il cibo, il bere.

In questo locale dall’anima romanticamente notturna, si distinguono bene due spazi dialoganti, con una parte che accoglie le sedute e il grande bancone, e una sala vocata essenzialmente allo “spettacolo” nel senso più ampio del termine, con un impianto acustico che mira alla totale perfezione ed esaltazione del suono. Qui si avvicendano eventi live, incontri musicali, successioni artistiche con una programmazione forte e dirompente.

Suono appunto, come Klang, parola cruda e impressionistica che indica il “suono”, come il “tono” fino al “rumore” in tedesco. Da Klang l’obiettivo è quello di vivere un’esperienza totalmente immersiva nella musica, attraverso una selezione volta alla sperimentazione che non ha rivali sulla scena di Roma ma sa al tempo stesso parlare un linguaggio internazionale.

La programmazione artistica, affidata a Marco Bonini e Gianclaudio Hashem Moniri, non ha un genere di riferimento ma sa accogliere con grande libertà tutto quanto c’è in circolazione di bello, emergente e destinato ad un’estetica del suono. Gli ambiti di maggior interesse rimangono quelli dell’elettronica, noise, elettroacustica, jazz contemporaneo e rock psichedelico senza escludere derive più spiccatamente strumentali.  

L’altra faccia di Klang deriva dallo stesso desiderio di ricerca e sperimentazione: la sua poliedria si riflette infatti nell’unione dell’elemento artistico con quello ristorativo. Klang sarà un luogo dove, per forte volontà di Cristiano, si potrà stare bene, mangiare bene, bere bene, con l’intento finale di vivere in modo completo e globale l’esperienza dello stare insieme e del condividere il tempo e lo spazio, su esempio dei club europei di maggior successo e lungimiranza.

Il menu presenta una proposta di Burger, Jacket Potatoes, Fritti e Mini Pizze che partendo dal concetto classico di pub arrivano a quello contemporaneo di “ristorante” variando ironicamente sul tema. Gli abbinamenti, mai scontati e banali, contemplano salse, affumicature e fritture che mirano all’assoluta goduria, grazie anche all’aiuto della Tecnologia dell’X-Oven. Tutti i piatti, ma soprattutto le mini pizze, cotte in teglie da 20 cm, così da rimanere croccanti esternamente e morbide al centro, sono ideali per la condivisione. La cucina sarà aperta tutti i giorni fino a tardi, in modo da accogliere continuativamente da aperitivo fino a dopo cena.  

Qualche esempio: tra le Jacket Potatoes, Pollo sfilacciato, gorgonzola e cipolla, Salmone affumicato, sour cream ed erba cipollina, Verdure grigliate e sour cream al timo; tra le mini pizze, Pollo sfilacciato, fior di latte verdure arrosto e pomodori confit, Patate viola, zucca marinata, fior di latte, bacon al Whiskey e timo, ma anche una semplice Pomodoro, alici e origano; tra i burger, il Bun con manzo, rosti di patate e cipolla, lattuga e salsa al bourbon, e il Bun con agnello, lattuga, cipolla caramellata e maionese al lime, o il Cazzotto con brisket, peperoni, cipolla caramellata e senape.

Al bancone, la birra, vera protagonista del bere, conservata nella cella a vista. 12 vie, di cui due a pompa, che seguono una selezione libera e non didattica né di tendenza. Linea guida sempre riconoscibile, la grande curiosità per le esperienze brassicole del nord-Europa, che non mancheranno mai alla spina. L’attenzione si sposta poi sui distillati, con una bottigliera in continua evoluzione. Unica deriva sul mondo della miscelazione: il Gin Tonic, proposto con diversi tipi di Gin.  

Klang è non solo un locale, ma più complessivamente un progetto ambizioso che mira ad offrire una patria per un pubblico romano alla ricerca di esperienze globali ed autentiche, che sappiano porre sullo stesso piano l’attenzione alla musica vissuta come arte e performance e l’attenzione al cibo e al bere. Il locale nasce dalla personalità e dalle esperienze di Cristiano Latini, con la collaborazione di Laurenzi Consulting e lo studio di architettura Strato, attivi da anni nell’ideazione e realizzazione di luoghi per la ristorazione. La grande scritta presente nella sala live è stata disegnata e realizzata dall’artista Tommaso Garavini, una libera interpretazione in chiave “alchemica” del progetto e dello spazio per cui è stata concepita.  

L’intera esperienza si esprime in due concetti portanti: la totale gratuità di tutti i concerti, accessibili senza lista, tessera, prevendita, biglietto; l’inizio della programmazione dalle 21.00 in poi, per permettere anche infrasettimanalmente di uscire la sera senza la costrizione di tornare tardi. Infine, come ulteriore segno distintivo, Klang propone una programmazione 5 giorni su 7 a settimana, affinché la musica diventi presenza quotidiana essenziale e naturale esattamente come l’esperienza di andare al ristorante o a bere fuori.

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