A Roma, precisamente in uno stabile del
Pigneto, ha aperto Klang, nelle intenzioni di Cristiano Latini, suo giovane fondatore e creatore, un luogo dove le
cose “accadono”, uno spazio dove ospitare una comunità fatta di sognatori che sappia apprezzare pienamente
l’intersezione di vari piaceri della vita: la musica, il cibo, il bere.
In questo locale dall’anima
romanticamente notturna, si distinguono bene due spazi dialoganti, con una parte che accoglie le sedute e il
grande bancone, e una sala vocata essenzialmente allo “spettacolo” nel senso
più ampio del termine, con un impianto acustico che mira alla totale perfezione
ed esaltazione del suono. Qui si avvicendano eventi live, incontri musicali,
successioni artistiche con una programmazione forte e dirompente.
Suono appunto, come Klang, parola cruda e impressionistica che indica
il “suono”, come il “tono” fino al “rumore” in tedesco. Da Klang
l’obiettivo è quello di vivere un’esperienza totalmente immersiva nella musica,
attraverso una selezione volta alla sperimentazione che non ha rivali sulla
scena di Roma ma sa al tempo stesso parlare un linguaggio internazionale.
La programmazione artistica, affidata a Marco Bonini e Gianclaudio Hashem Moniri, non ha un genere di riferimento ma sa accogliere
con grande libertà tutto quanto c’è in circolazione di bello, emergente e destinato
ad un’estetica del suono. Gli ambiti di maggior interesse rimangono quelli
dell’elettronica, noise, elettroacustica, jazz contemporaneo e rock
psichedelico senza escludere derive più spiccatamente strumentali.
L’altra faccia di Klang deriva dallo
stesso desiderio di ricerca e sperimentazione: la sua poliedria si riflette
infatti nell’unione dell’elemento artistico con quello ristorativo. Klang sarà un
luogo dove, per forte volontà di Cristiano, si potrà stare bene, mangiare bene,
bere bene, con l’intento finale di vivere in modo completo e globale
l’esperienza dello stare insieme e del condividere il tempo e lo spazio, su
esempio dei club europei di maggior successo e lungimiranza.
Il menu presenta una proposta di Burger, Jacket Potatoes, Fritti e Mini
Pizze che partendo dal concetto classico di pub arrivano a quello
contemporaneo di “ristorante” variando ironicamente sul tema. Gli abbinamenti,
mai scontati e banali, contemplano salse, affumicature e fritture che mirano
all’assoluta goduria, grazie anche all’aiuto della Tecnologia dell’X-Oven. Tutti i piatti, ma soprattutto le mini
pizze, cotte in teglie da 20 cm, così da rimanere croccanti esternamente e
morbide al centro, sono ideali per la
condivisione. La cucina sarà aperta tutti
i giorni fino a tardi, in modo da accogliere continuativamente da aperitivo
fino a dopo cena.
Qualche esempio: tra le Jacket Potatoes, Pollo sfilacciato, gorgonzola e cipolla, Salmone affumicato, sour cream
ed erba cipollina, Verdure grigliate
e sour cream al timo; tra le mini
pizze, Pollo sfilacciato, fior di
latte verdure arrosto e pomodori confit, Patate viola, zucca marinata, fior di latte, bacon al Whiskey e timo,
ma anche una semplice Pomodoro, alici e
origano; tra i burger, il Bun con manzo, rosti di patate e cipolla,
lattuga e salsa al bourbon, e il Bun
con agnello, lattuga, cipolla caramellata e maionese al lime, o il Cazzotto con brisket, peperoni, cipolla
caramellata e senape.
Al bancone, la birra, vera protagonista
del bere, conservata nella cella a vista.
12 vie, di cui due a pompa, che
seguono una selezione libera e non didattica né di tendenza. Linea guida sempre
riconoscibile, la grande curiosità per le esperienze brassicole del
nord-Europa, che non mancheranno mai alla spina. L’attenzione si sposta poi sui
distillati, con una bottigliera in continua evoluzione. Unica deriva sul mondo
della miscelazione: il Gin Tonic,
proposto con diversi tipi di Gin.
Klang è non solo un locale, ma più
complessivamente un progetto ambizioso
che mira ad offrire una patria per un pubblico romano alla ricerca di
esperienze globali ed autentiche, che sappiano porre sullo stesso piano l’attenzione
alla musica vissuta come arte e performance e l’attenzione al cibo e al bere. Il locale nasce dalla personalità e
dalle esperienze di Cristiano Latini, con la collaborazione di Laurenzi Consulting e lo studio di
architettura Strato, attivi da anni
nell’ideazione e realizzazione di luoghi per la ristorazione. La grande scritta
presente nella sala live è stata disegnata e realizzata dall’artista Tommaso Garavini, una libera
interpretazione in chiave “alchemica” del progetto e dello spazio per cui è
stata concepita.
L’intera esperienza si esprime in due
concetti portanti: la totale gratuità di
tutti i concerti, accessibili senza lista, tessera, prevendita, biglietto; l’inizio della programmazione dalle 21.00
in poi, per permettere anche infrasettimanalmente di uscire la sera senza
la costrizione di tornare tardi. Infine, come ulteriore segno distintivo, Klang
propone una programmazione 5 giorni su 7
a settimana, affinché la musica diventi presenza quotidiana essenziale e
naturale esattamente come l’esperienza di andare al ristorante o a bere fuori.