Immerso nella quiete delle colline abruzzesi, il Ristorante Reale di Castel di Sangro non è solo un luogo dove si cena: è un’esperienza che trasforma il concetto stesso di ristorazione.
Guidato dal genio creativo di Niko Romito, chef tre stelle Michelin, il Reale è incastonato in un ex monastero cinquecentesco restaurato con sobria eleganza, dove ogni dettaglio architettonico anticipa la filosofia della cucina.
La cena si articola in un menu degustazione di 13 portate,
un vero e proprio racconto culinario che distilla l’essenza degli ingredienti.
Ogni piatto è una sintesi di ricerca, tecnica e rispetto per la materia prima.
Non ci sono sovrastrutture: tutto è ridotto all’essenziale, ma con una
profondità che sorprende. Dalla prima alla ultima postata ogni boccone è
calibrato per emozionare.
Ecco la descrizione di alcuni piatti che compongono il
percorso:
Pane: Due fette spesse di pane rustico a lievitazione
naturale, con crosta croccante e dorata e una mollica ariosa e irregolare. Un
prodotto che racconta la cura nella fermentazione e nella cottura, simbolo
dell’essenzialità che Niko Romito eleva a forma d’arte. Servito su un vassoio
in legno, è il primo gesto di accoglienza: semplice, ma profondamente
evocativo.
Misticanza con salsa di pomodoro: Un piatto di foglie
verdi lucide, condite con una salsa di pomodoro. L’equilibrio tra acidità,
sapidità e texture croccante crea un antipasto vegetale sorprendente, che
esalta la materia prima senza mascherarla.
Piccione e pistacchio: Un piatto che unisce tecnica e
intensità: da un lato la coscia arrostita, con pelle croccante e sapore
profondo; dall’altro il petto, cotto al punto rosa, tenero e succoso.
Accompagnato da una punta di pistacchio, è un omaggio alla selvaggina trattata
con rispetto e precisione.
Spigola con sedano: Un filetto di spigola servito con
un filo d’olio aromatico e accompagnato da sedano. Un piatto che gioca sulla
delicatezza e sulla pulizia dei sapori, con una presentazione minimalista che
lascia parlare gli ingredienti.
Sorbetto al cacao, melone e formaggio: Un dessert
composto da una mousse o crema al cacao, servita in una ciotola d’argento,
accanto a una fetta di melone marinato guarnito con erbe fresche. Un contrasto
tra dolcezza intensa e freschezza fruttata, che chiude il pasto con eleganza.
Formaggio di capra tipo brie di buon sapore e persistenza.
Penne alla saliva: Un piccolo piatto di penne al dente, servite con una tisana chiaro e aromatico a base di salvia. L’essenzialità della pasta incontra la profondità del vegetale, in un gesto che richiama la cucina domestica ma la eleva a rituale. Questo piatto è un vero trip, probabilmente il migliore che abbiamo assaggiato.
Anatra alla brace con maionese di patate: Un pezzo di
carne di anatra con superficie lucida e caramellata, accanto a un una maionese.
Un piatto che gioca sul comfort e sulla precisione, con un equilibrio perfetto
tra intensità e morbidezza.
Anguria con pomodoro e olive Un cubo di anguria rosso vivo, guarnito
con pomodoro finemente affettato, erbe fresche e crema di olive. Un piatto che
è insieme fresco, lussuoso e provocatorio, dove il frutto diventa protagonista
assoluto.
Riso in bianco con limone ed emulsione di basilico: un
riso non cremoso, servito con una salsa verde al centro a base di basilico. La
cottura perfetta del riso e la freschezza della salsa si fondono in un piatto
che è al tempo stesso familiare e innovativo.
Pane e peperone: Un cubo dal colore ambrato, con superficie caramellata e una glassa lucida. Umido dentro, croccante fuori. La precisione nella cottura e nella presentazione lo rendono un piccolo capolavoro. Questo piatto lo ho definito "la bomba", una esplosione di sapori senza precedenti.
Il servizio al Reale è impeccabile, discreto ma presente,
capace di guidarti nel percorso senza mai essere invasivo. La sala, con pochi
coperti, garantisce un’intimità rara e una vista mozzafiato sulla valle
sottostante. L’ambiente è minimalista, ma caldo e accogliente, in perfetta
armonia con la filosofia del luogo.
Cenare al Reale è come partecipare a una cerimonia del
gusto. Non si tratta solo di mangiare, ma di riflettere sul cibo, sul
territorio, sulla cultura gastronomica italiana. È un’esperienza che rimane
impressa, che cambia il modo in cui si guarda al piatto.
Consigli per prenotare e vivere l’esperienza al Reale
Il Reale ha un numero limitato di coperti e camere, quindi è
consigliabile prenotare con largo anticipo, soprattutto nei weekend e nei
periodi festivi.
Puoi effettuare la richiesta direttamente sul sito ufficiale
di Niko Romito. Per prenotazioni last minute, è meglio contattare
telefonicamente il ristorante al numero +39 0864 69382.
È possibile abbinare la cena al pernottamento presso
Casadonna, la struttura che ospita il ristorante, per vivere un soggiorno
immersivo.
Non è richiesto un abbigliamento formale, ma è consigliato
uno stile elegante e sobrio, in linea con l’atmosfera del luogo.
Il percorso degustazione dura circa 3 ore. Prenditi il tempo
per goderti ogni portata senza fretta.
Il ristorante offre opzioni vegetariane, vegane e senza
glutine. È importante comunicarle al momento della prenotazione.
Il Reale si trova in località Piana Santa Liberata, appena
fuori Castel di Sangro. È facilmente raggiungibile in auto, con parcheggio
disponibile in loco. Se arrivi da Roma o Napoli, considera di fare una sosta
lungo il percorso per goderti il paesaggio abruzzese
By Mario


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