Si è svolta a Roma, dal 20 al 23 febbraio 2025, al Salone delle Fontane la XXIV edizione dell’attesissimo evento “I Migliori Vini Italiani 2025” di Luca Maroni, analista sensoriale di fama internazionale, che ha avuto come tema “alla base del piacere” e la presentazione dell’edizione 2025 dell’Annuario dei Migliori Vini Italiani.
Tanti gli eventi in programma tra cui “Degustare non è
assaggiare” al quale abbiamo partecipato. Luca Maroni ha raccontato il
personale metodo di degustazione con una prova con 4 vini.
E poi Workshop e laboratori per esplorare i sapori basilari,
dolce, salato, umani, amaro.
Tantissime le cantine presenti nelle due sale.
Della cantina Botte del Sasso, Oltrepò pavese, abbiamo
provato il Brut Lunaria, Pinot Nero, metodo classico 30 mesi sui lieviti, e i due
Buttafuoco DOC e Storico, due splendidi rossi, assemblaggio di Barbera,
Creatina, Uva rara e nello Storico anche Ughetta di Canneto.
Bulgarini, azienda di Pozzalengo, Brescia, ma presente anche
in Veneto, ha presentato i due ottimi Brut Lugana Doc, metodo classico, uno del
2018,40 mesi sui lieviti e l’altro del 2015, 60 mesi. Per i bianchi il Lugana DOC,
solo acciaio, dove il fruttato predomina ed è piacevolissimo. E poi 010, Lugana
DOC, dove il passaggio di parte del vino in acciaio e soprattutto dell’altra parte
del vino in tonneaux di rovere francese per 6 mesi dà una nota di maggiore
struttura e persistenza al palato. Presente anche il Geromì 2021, Merlot 100%, molto
piacevole e avvolgente con i suoi sentori di frutta sotto spirito, cannella e
chiodi di garofano. Infine, l’Amarone 2018, affinamento 12 mesi acciaio, 40
barrique di rovere e almeno 8 mesi in bottiglia.
Tre le cantine friulane che abbiamo provato, Vie di Romans,
presente con l’omonimo Chardonnay in purezza, il Dessimis, ottimo Pinot Grigio,
e il Piere, Sauvignon Blanc.
Venica & Venica offriva la possibilità di assaggiare ben
cinque ottimi vini, dal Talis, Pinot Bianco, al piacevole Petris, Malvasia
100%, L’Adelchi, Ribolla Gialla, il Friulano Ronco delle Cime e per finire, il premiatissimo
ormai da anni da tutte le guide il Ronco delle Mele, Sauvignon Blanc, uno dei
Cru della cantina.
Valpanera, con il Pinot Grigio della linea Classica e l’ottimo
Chardonnay Carato della linea Riserva, con fermentazione e affinamento in botte
di rovere francese per 7 mesi e per lo stesso tempo affinamento in vasca e
riposo in bottiglia per altri 7 mesi.
Di Giovanni Dri tre Ramandolo DOCG, ottimi vini da dessert Verduzzo
100%: Il Ramandolo 2022, il Roncat 2019 e il Roncat Uve decembrine con raccolto
inizio dicembre con appassimento in pianta. E infine il Picolit 2020, splendido
vino da meditazione.
Dalla Sicilia evidenziamo il Bianco di Morgante, Agrigento, ottenuto
da uve rosse.
Tre nomi originali e tre ottimi vini della cantina abruzzese
Terra d’Aligi, Chieti. Il bianco Zite, Pecorino 100%, che significa ragazze da
maritare. Il giorno del matrimonio, da tradizione, viene rallegrato da questo
ottimo vino. Il Rosso Tolos, nome che viene dal greco Cupola di Pietra e che
indica forse vecchi ricoveri in altura dei pastori, Montepulciano 100%,
complesso e elegante. Infine, il rosso Tatone, nomignolo dato al nonno in
dialetto abruzzese. Montepulciano 100%. La fermentazione in acciaio e poi il
lungo affinamento in botti di rovere di Slavonia fanno fuoriuscire aromi di
frutta rossa e note speziate che danno come risultato un vino equilibrato e di
ottima struttura.
Jasci & Machesani ha portato il pluridecorato Janù, 99 punti
e miglior vino in assoluto dell’Annuario dei Migliori Vini Italiani, 100%
Montepulciano, affinamento in doppia barrique 8+8. Il profumo di cacao e
vaniglia e la corposità lo rendono un vino eccezionale.
Infine, sempre tra i rossi, la cantina Farina di Pedemonte (VR), presente tra l’altro con l’Amarone 2021 e il Famiglia Farina Amarone 2020, entrambi degni di nota
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