Presso l’Hotel Diana di Roma, GoWine ha organizzato l’edizione 2025 dell’evento “Bollicine italiane e il Moscato Wine Festival”, trasformando il caldo pomeriggio romano in un vero e proprio viaggio attraverso le eccellenze spumantistiche del nostro Paese. Un itinerario effervescente che ha attraversato l’Italia da nord a sud, tra Metodo Classico e Charmat, alla scoperta di territori vocati e vitigni autoctoni ricchi di storia e fascino.
Accanto alle bollicine, è stato protagonista anche il
Moscato Wine Festival, che ha festeggiato la sua 24ª edizione con una selezione
di oltre 20 etichette, presentate nelle versioni secco, spumante e passito. Un
affresco aromatico capace di evocare paesaggi, tradizioni e profumi da Piemonte
a Sicilia.
Cantine e degustazioni
Cantina De Tarczal – Trento DOC Brut Metodo Classico
Fondata nella zona di Rovereto (TN), De Tarczal è un nome storico della
viticoltura trentina. La cantina ha presentato un Metodo Classico da Chardonnay
affinato per 48 mesi sui lieviti, elegante e strutturato. Nel bicchiere, note
di crosta di pane e frutta secca si fondono con una bollicina fine, per una
chiusura minerale e persistente.
Fongaro Spumanti – Pas Dosé Lessini Durello Riserva DOC
Nel cuore dei Monti Lessini, in provincia di Verona, Fongaro lavora con
dedizione il vitigno Durella. La versione Riserva — oltre 55 mesi di
affinamento — ha rivelato un’anima vulcanica, con sentori di agrumi, pietra
focaia e una freschezza tagliente e vibrante.
Medici Ermete – Unique Rosé Brut Lambrusco Reggiano DOC
2021 Da Reggio Emilia, Medici Ermete ha portato in degustazione una
versione inedita del Lambrusco: rosé, Metodo Classico, sboccatura recente.
Fragoline, ribes e rosa si intrecciano con un sorso fresco, asciutto, che sfida
ogni cliché.
La Faretra – Nature Pinot Nero Metodo Classico
L’azienda di Lorenzo Veneri, situata in Lombardia, ha proposto un Metodo
Classico da Pinot Nero in versione Nature. Dopo 48 mesi di affinamento, il vino
si racconta con piccoli frutti rossi, note speziate e una bollicina cremosa, in
perfetto equilibrio.
Caudrina – Moscato d’Asti DOCG “La Caudrina”, “La
Galeisa” e “La Selvatica” 2024 Fondata a Castiglione Tinella (CN) da Romano
Dogliotti, Caudrina è sinonimo di Moscato d’Asti autentico. Tre diverse
interpretazioni in degustazione:
- La
Caudrina: pesca bianca, salvia, fiori d’arancio per un sorso fragrante
e fresco.
- La
Galeisa: più strutturata, con profumi tropicali, camomilla e miele.
- La
Selvatica: intensa, decisa, con miele d’acacia, albicocca e sfumature
di erbe aromatiche — perfetta con i formaggi.
G.D. Vajra – Moscato d’Asti DOCG 2024 Dalla zona di
Barolo, la famiglia Vajra ha presentato un Moscato delicato e armonico, in
equilibrio tra melone bianco, pera e gelsomino. Un vino dolce ma mai
stucchevole, sorretto da un’ottima freschezza.
La Morandina – Moscato d’Asti DOCG 2024 Da Mango
(CN), Claudio e Massimo Morando hanno proposto un Moscato profumatissimo:
salvia, limone e fiori gialli disegnano un sorso setoso e aromatico, con una
bollicina morbida che invita alla beva.
Conclusione: calici che raccontano territori
Quella organizzata da GoWine non è stata una semplice
degustazione, ma un mosaico sensoriale fatto di bollicine e moscati, tradizione
e innovazione. Ogni cantina ha portato con sé un frammento di storia, cultura e
terroir, trasformando ogni calice in una piccola narrazione da ascoltare con il
palato.
Un’Italia che sa frizzare, incantare e coinvolgere,
attraverso la passione di chi produce e l’emozione di chi assaggia.
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