lunedì 18 agosto 2025

Bollicine italiane e il Moscato Wine Festival

Presso l’Hotel Diana di Roma, GoWine ha organizzato l’edizione 2025 dell’evento “Bollicine italiane e il Moscato Wine Festival”, trasformando il caldo pomeriggio romano in un vero e proprio viaggio attraverso le eccellenze spumantistiche del nostro Paese. Un itinerario effervescente che ha attraversato l’Italia da nord a sud, tra Metodo Classico e Charmat, alla scoperta di territori vocati e vitigni autoctoni ricchi di storia e fascino.

Accanto alle bollicine, è stato protagonista anche il Moscato Wine Festival, che ha festeggiato la sua 24ª edizione con una selezione di oltre 20 etichette, presentate nelle versioni secco, spumante e passito. Un affresco aromatico capace di evocare paesaggi, tradizioni e profumi da Piemonte a Sicilia.

Cantine e degustazioni

Cantina De Tarczal – Trento DOC Brut Metodo Classico Fondata nella zona di Rovereto (TN), De Tarczal è un nome storico della viticoltura trentina. La cantina ha presentato un Metodo Classico da Chardonnay affinato per 48 mesi sui lieviti, elegante e strutturato. Nel bicchiere, note di crosta di pane e frutta secca si fondono con una bollicina fine, per una chiusura minerale e persistente.

Fongaro Spumanti – Pas Dosé Lessini Durello Riserva DOC Nel cuore dei Monti Lessini, in provincia di Verona, Fongaro lavora con dedizione il vitigno Durella. La versione Riserva — oltre 55 mesi di affinamento — ha rivelato un’anima vulcanica, con sentori di agrumi, pietra focaia e una freschezza tagliente e vibrante.

Medici Ermete – Unique Rosé Brut Lambrusco Reggiano DOC 2021 Da Reggio Emilia, Medici Ermete ha portato in degustazione una versione inedita del Lambrusco: rosé, Metodo Classico, sboccatura recente. Fragoline, ribes e rosa si intrecciano con un sorso fresco, asciutto, che sfida ogni cliché.

La Faretra – Nature Pinot Nero Metodo Classico L’azienda di Lorenzo Veneri, situata in Lombardia, ha proposto un Metodo Classico da Pinot Nero in versione Nature. Dopo 48 mesi di affinamento, il vino si racconta con piccoli frutti rossi, note speziate e una bollicina cremosa, in perfetto equilibrio.

Caudrina – Moscato d’Asti DOCG “La Caudrina”, “La Galeisa” e “La Selvatica” 2024 Fondata a Castiglione Tinella (CN) da Romano Dogliotti, Caudrina è sinonimo di Moscato d’Asti autentico. Tre diverse interpretazioni in degustazione:

  • La Caudrina: pesca bianca, salvia, fiori d’arancio per un sorso fragrante e fresco.
  • La Galeisa: più strutturata, con profumi tropicali, camomilla e miele.
  • La Selvatica: intensa, decisa, con miele d’acacia, albicocca e sfumature di erbe aromatiche — perfetta con i formaggi.

G.D. Vajra – Moscato d’Asti DOCG 2024 Dalla zona di Barolo, la famiglia Vajra ha presentato un Moscato delicato e armonico, in equilibrio tra melone bianco, pera e gelsomino. Un vino dolce ma mai stucchevole, sorretto da un’ottima freschezza.

La Morandina – Moscato d’Asti DOCG 2024 Da Mango (CN), Claudio e Massimo Morando hanno proposto un Moscato profumatissimo: salvia, limone e fiori gialli disegnano un sorso setoso e aromatico, con una bollicina morbida che invita alla beva.

Conclusione: calici che raccontano territori

Quella organizzata da GoWine non è stata una semplice degustazione, ma un mosaico sensoriale fatto di bollicine e moscati, tradizione e innovazione. Ogni cantina ha portato con sé un frammento di storia, cultura e terroir, trasformando ogni calice in una piccola narrazione da ascoltare con il palato.

Un’Italia che sa frizzare, incantare e coinvolgere, attraverso la passione di chi produce e l’emozione di chi assaggia.

By Antonello










giovedì 7 agosto 2025

Pizza con melanzane, ricotta salata e basilico: la pizza che profuma d’estate


C’è qualcosa di profondamente mediterraneo in questa pizza: il profumo intenso delle melanzane fritte, la sapidità della ricotta salata, la freschezza del basilico appena colto. È una ricetta che nasce dalla tradizione, ma si veste di eleganza e semplicità. Perfetta per chi ama i sapori decisi ma equilibrati, e per chi vuole portare in tavola un piatto che racconta il Sud con ogni morso.

In questo post ti guiderò passo dopo passo nella preparazione di un impasto fragrante e leggero, con una lievitazione lunga che regala una base croccante fuori e morbida dentro. E poi il condimento: pochi ingredienti, scelti con cura, che si esaltano a vicenda senza sovrastarsi.

Che tu sia un pizzaiolo casalingo esperto o alle prime armi, questa ricetta ti conquisterà. Pronto a sporcarti le mani e innamorarti del profumo che uscirà dal forno?

Ingredienti per 1 teglia grande:

Per l’impasto:

  • 200 g di farina manitoba
  • 200 g di farina tipo 2
  • 200 g di farina tipo 0
  • 420 g di acqua
  • 15 g di sale
  • 20 g di olio extravergine d’oliva
  • 7 g di lievito secco

Per il condimento:

  • 2 melanzane lunghe
  • Ricotta salata q.b.
  • 12–15 foglie di basilico fresco
  • 400 g di pomodori pelati San Marzano
  • Sale q.b.
  • Olio extravergine d’oliva q.b.
  • Olio di semi di arachide q.b. (per friggere)

Procedimento:

1. Preparazione dell’impasto

  • In una ciotola capiente o nella planetaria, mescola le tre farine.
  • Versa gradualmente l’acqua e aggiungi il lievito secco.
  • Impasta prima a bassa velocità, poi aumenta l’intensità fino a ottenere un composto omogeneo.
  • Aggiungi il sale e l’olio extravergine, continuando a impastare finché l’olio sarà completamente assorbito.
  • Copri l’impasto e lascia lievitare in frigorifero per 48 ore.

2. Lavorazione post-lievitazione

  • Dopo circa 48 ore, togli l’impasto dal frigorifero.
  • Trasferiscilo su una spianatoia infarinata, sgonfialo delicatamente e stendilo con le mani.
  • Esegui 4–5 pieghe portando i bordi verso il centro per rinforzare la maglia glutinica.
  • Rimetti a lievitare a temperatura ambiente fino al raddoppio. 👉 Per verificare la lievitazione, premi delicatamente con un dito: se l’impronta torna indietro rapidamente, è pronto.

3. Preparazione del condimento

  • Frulla i pomodori pelati con un minipimer fino a ottenere una salsa liscia.
  • Taglia le melanzane a fette e friggile in olio di semi di arachide finché saranno dorate. Scolale su carta assorbente.

4. Cottura della pizza

  • Stendi l’impasto nella teglia leggermente unta.
  • Condisci con la salsa di pomodoro, un pizzico di sale e un filo d’olio extravergine.
  • Cuoci in forno alla massima temperatura (220–250°C) per 12–15 minuti, o finché la base sarà ben croccante. Sposta la pizza a metà forno e concludi la cottura a piacere.

5. Finitura

  • Aggiungi le melanzane fritte, abbondante ricotta salata grattugiata e le foglie di basilico fresco.

 

lunedì 4 agosto 2025

Amarone in Capitale 2025: tempo, territorio e grandi storie nel calice

Nel suggestivo scenario dell’Acquario Romano, il Consorzio Tutela dei Vini della Valpolicella, nell’ambito del programma europeo Quality Heritage of Europe, ha presentato la quarta edizione di Amarone in Capitale: un evento pensato per raccontare l’eccellenza di un vino simbolo, patrimonio vivo della Valpolicella.

Ai banchi d’assaggio, i produttori presenti hanno proposto una selezione di etichette della denominazione, con l’Amarone della Valpolicella protagonista assoluto. A completare l’esperienza, anche un corner dedicato al Parmigiano Reggiano DOP, partner ufficiale della manifestazione.

La masterclass: Amarone Riserva, un dialogo tra tempo e visione

Abbiamo avuto l’onore di partecipare alla masterclass “Amarone Riserva: tempo e idee che plasmano l’eccellenza”, realizzata in collaborazione con AIS Lazio e condotta da Emanuela Di Palma, sommelier AIS appassionata del territorio e brillante comunicatrice.

Quattro Amarone della Valpolicella Classico DOCG Riserva, raccontati direttamente dai produttori, hanno offerto uno spaccato emozionante del potenziale espressivo e culturale di questo grande vino:

🍷 Fla Tio – “Riserva Mario 2015”

L’Azienda Agricola Fla Tio lega il presente (Flavio, attuale titolare) al passato (Matio, soprannome di famiglia), mentre la Riserva Mario è un omaggio al padre fondatore.

  • Uvaggio: Corvina 60%, Corvinone 30%, Rondinella 10%, con selezione manuale
  • Colore rubino intenso
  • Profumi di frutto maturo e cacao
  • Tannino elegante, vino complesso, profondo, persistente

🍷 Rubinelli Vajol – “Destinée 2011”

Famiglia storica, vigneti nel cuore della conca del Vajol. Il nome “Destinée” rimanda al destino e alla pazienza. Un vino che si racconta con stile.

  • Colore rubino vivo
  • Al naso: ciliegia sotto spirito e prugna matura
  • Sorso armonico, raffinato e continuo

🍷 Zýmē – “La Mattonara 2011”

Il nome della cantina, dal greco “lievito”, evoca fermento e vitalità. Zýmē nasce nel 1999 dal recupero di una cava di arenaria. “La Mattonara” è un cru raro, prodotto solo in annate straordinarie.

  • Appassimento tradizionale, poi 10 anni in botte di media capacità
  • Al naso: spezie scure, ciliegia matura
  • Al gusto: prugna, castagno, equilibrio tra concentrazione e freschezza

🍷 Secondo Marco – “Fumetto 2008”

Marco Speri, erede di una storica famiglia, fonda un’azienda dal nome significativo: “Secondo Marco” ovvero “come la vede Marco”. L’etichetta “Fumetto” riporta aneddoti e segni dell’annata 2008, quasi fosse una cronaca a vignette.

  • Olfatto: confettura, spezie dolci e balsamiche
  • Tannino morbido e maturo
  • Persistenza elegante e setosa, dal profilo inconfondibile

Parmigiano Reggiano DOP: quando il tempo affina l’identità

In chiusura, una verticale di Parmigiano Reggiano DOP, a mostrare come anche il formaggio possa raccontare il tempo con nobiltà:

  • 24 mesi: colore paglierino, note lattiche e di brodo leggero
  • 36 mesi: più sapido, con una sfumatura piccante accennata
  • 48 mesi: asciutto, deciso, intensa sapidità e grana ampia
  • 80 mesi: colore oro intenso, note di frutta secca, struttura asciutta e gusto profondo

Conclusione

Amarone in Capitale si conferma una manifestazione capace di unire rigore tecnico, fascino narrativo e profondità culturale. Un vino che nasce da tempo e visione, raccontato da chi lo vive ogni giorno, calice dopo calice.

By Antonello








sabato 2 agosto 2025

Favole di Gusto 2025: il sogno che ha profumato Gaeta


Con colpevole ritardo raccontiamo Favole di Gusto di Gaeta tenutosi la scorsa primavera :-)

Nel cuore della primavera, tra le pietre vissute di Via Indipendenza e il respiro salmastro del mare, Gaeta ha vissuto un racconto collettivo, un incanto chiamato Favole di Gusto. Dal 28 marzo al 6 aprile scorso, il borgo si è vestito di sapori, suoni e memorie, trasformandosi in un libro aperto in cui ogni piazzetta era una pagina da assaporare.

I profumi della Tiella hanno danzato nell’aria, intrecciandosi con quelli di spezie lontane, tacos e cannoli. Le mani sapienti degli artigiani e dei cuochi hanno creato un mosaico gastronomico in cui ogni assaggio era un viaggio, ogni morso una storia.

Musica, sorrisi e racconti hanno animato le sere: tra gli archi e le luci calde, Gaeta ha cantato, ballato e sognato, lasciando che le emozioni fluissero libere come onde. Il mercatino “Mercanti in Fiera” ha colorato i vicoli con stoffe, ceramiche e curiosità che sembravano uscite da una fiaba.

Il 12 aprile, in Via Annunziata, il vino ha preso la parola. Sommelier e appassionati si sono ritrovati per un Wine Experience indimenticabile, in cui i calici si sono levati al cielo come versi poetici, vibranti di territorio e di passione.

Favole di Gusto 2025 non è stato solo un evento, ma un frammento di felicità condivisa. Ha lasciato nell’aria il sapore dolce della memoria, e nei cuori un’eco che continuerà a raccontare... che a Gaeta, a primavera, si scrive poesia con il gusto.

By Mario








Tienimenti Leone: un viaggio sensoriale tra vigneti, storia e sapori autentici

Nel cuore della campagna laziale, a pochi chilometri da Roma e da Latina, e immersa nel paesaggio verdeggiante di Lanuvio, si trova Tienimen...