Il 5 e 6 ottobre si è tenuta per la prima volta a
Bologna l’ottava edizione di Champagne Experience, il principale evento
italiano dedicato allo Champagne, organizzato da Excellence SIDI. Un
appuntamento imperdibile, con 7.000 presenze (+20% rispetto all’edizione
precedente), 145 produttori e circa 700 etichette in degustazione. A completare
il programma, anche diverse Masterclass di alto livello, alcune delle quali
abbiamo seguito personalmente.
Il padiglione era suddiviso per aree di
produzione: Côte des Bar, Vallée de la Marne, Côte des Blancs,
Montagne de Reims e Maison classiche. Un catalogo ben
strutturato, disponibile in PDF e in versione cartacea, ha reso la degustazione
efficace e mirata. Uno degli aspetti più affascinanti di Champagne Experience è
la possibilità di incontrare direttamente i produttori, ascoltare le loro storie
e comprendere la filosofia dietro ogni etichetta. Alcuni momenti ci hanno
colpito in modo particolare.
Côte des Bar
“Domaine La Borderie“- Abbiamo incontrato Rodolfo,
che ci ha presentato con entusiasmo la giovane maison “Domaine La
Borderie”, fondata nel 2013. “Extra Brut Trois Contrées” è un
assemblaggio originale: 70% Pinot Noir, 23% Chardonnay e 7% Pinot Blanc. Un
equilibrio riuscito tra struttura, freschezza e rotondità, affinato per 30 mesi
sui lieviti. Ma la vera sorpresa è stata “Le Devoix – Coteaux Champenois Rouge
2021”, un Pinot Noir in purezza vinificato “à la Bourguignonne”. Macerazione di
circa dieci giorni, fermentazione malolattica, affinamento in barrique. Nel
bicchiere: rubino trasparente, amarena e lampone, persistenza e finezza. Una
rarità che ci ha emozionato.
“Domaine Morel Champagne” Del trio della famiglia, che fin dal 1850 si occupa di viticultura, Emilie è oggi dedicata alle vendite e
all’export. Due i vini che ci ha brillantemente illustrato: “L’Extra”, un Extra
Brut 100% Pinot Noir, 60 mesi sui lieviti. Poi “Rosé des Riceys 2022”, un rosé
fermo da Pinot Noir in purezza, prodotto solo nelle annate favorevoli dai
terreni di Riceys. Considerato tra i migliori rosati di Francia, raggiunge la
piena maturità dopo 3–5 anni dalla vendemmia.
Vallée de la Marne
“Collard-Picard” Abbiamo avuto il piacere di parlare con Olivier
Collard, che ci ha raccontato con passione e chiarezza il lavoro
dietro le sue cuvée. “Racines Meunier Extra Brut” è un 100% Petit Meunier
proveniente dal lato destro della Vallée de la Marne. Assemblaggio di più
vendemmie: 50% 2013/2014/2015 e 50% 2017. Frutta fresca, erbe aromatiche,
acidità vivace. “Perpetuelle Extra Brut” è una cuvée composta da 50%
Chardonnay, 25% Pinot Noir e 25% Meunier, provenienti dalla Côte des Blancs
e dalla Vallée de la Marne. Riserva perpetua dal 2008 al 2020,
imbottigliamento marzo 2021, sboccatura prevista luglio 2024. Giallo dorato,
naso di pasticceria, freschezza e persistenza.
Côte des Blancs
“Legras & Haas” - Un altro momento speciale è stato l’incontro con Julia, rappresentante della Kellerei
Terlan, importatore per l’Italia della maison “Legras & Haas”.
Tra le etichette assaggiate, segnaliamo “Blanc de Blancs Grand Cru 2014
Chouilly”, affinato per 90 mesi sui lieviti. Colore luminoso, naso fine con
note di fiori bianchi, agrumi e pasticceria, sorso teso e salino. Una cuvée
prodotta solo in annate selezionate.
Montagne de Reims
“Champagne Rochet-Bocart” - Abbiamo incontrato Mathilde,
terza generazione della famiglia, che ci ha presentato con entusiasmo la
filosofia della maison. Lo Chardonnay proviene dal Premier Cru di Vaudemange,
il Pinot Noir da Verzy. Degustati: “Tradition” (80% Chardonnay, 20% Pinot Noir,
60 mesi sui lieviti), “Blanc de Noirs Extra Brut 2019” (36 mesi), “Blanc de
Blancs Brut” (60 mesi), e “Rosé Brut” (74% Chardonnay, 26% Pinot Noir
vinificato in rosso, 36 mesi). Vini coerenti, eleganti e ben equilibrati.
“Champagne Jean Philippe Trousset” - Cinzia lavora per
Maison Massucco, importatore della maison “Champagne Jean Philippe
Trousset”. Tra le cuvée proposte in degustazione, abbiamo assaggiato: “Absolu”
(pas dosé, 50% Pinot Noir, 30% Meunier, 20% Chardonnay), con note di agrumi,
fiori bianchi e una chiusura salina. “Meunier” (20% 2018 + 80% riserva 2017),
sentori di pera e spezie dolci. “Nuit Blanche 2017” (100% Pinot Noir da Sacy,
réserve perpétuelle dal 2014, 42 mesi sui lieviti), elegante e profondo, con
sfumature di frutti rossi, tabacco e sottobosco. E “Le Rosé” (46% Chardonnay,
36% Pinot Noir di cui 6% in rosso, 18% Meunier, 24 mesi sui lieviti), fresco e
fragrante, con richiami di fragolina, pompelmo rosa e una leggera nota floreali.
Maison Classiche
“Abele 1757” - Gwenaelle ci ha
illustrato la storica maison, fondata da Theodore VanderVeken nel 1757. Abbiamo
iniziato con il “Blanc de Blancs”, uno Chardonnay proveniente da Côte des
Blancs, Sezannais e Vitryat, con il 20% di vini di riserva e 36 mesi sui
lieviti: fresco e teso, con note di agrumi, mela verde e fiori bianchi. Il
“Brut”, assemblaggio di Chardonnay, Pinot Noir e Meunier, si è rivelato più
rotondo e versatile, con sentori di pera matura, crosta di pane e una leggera
nota tostata. Infine, il “Brut Rosé”, ottenuto da Pinot Noir des Riceys e
Chardonnay, affinato tra i 36 e i 48 mesi, ha mostrato un profilo fragrante con
richiami di fragola, ciliegia e petali di rosa. Eleganza e freschezza.
Per concludere il percorso tra gli stand, la Confrérie
du Sabre d’Or ha regalato al pubblico lo spettacolo affascinante del sabrage,
l’apertura dello Champagne con una sciabola. Un momento scenografico e
coinvolgente, reso ancora più speciale dalle spiegazioni e dall’illustrazione
tecnica offerte da Edi Della Sala,
ambasciatore della Confraternita in Italia, che ha chiuso l’esibizione con un
brindisi finale degno di nota.
Un sentito ringraziamento va a Excellence SIDI,
organizzatore impeccabile di questa ottava edizione, per aver portato per la
prima volta sotto le Due Torri un evento di tale respiro e qualità. Champagne
Experience Bologna 2025 ha confermato ancora una volta il suo ruolo centrale
nella divulgazione della cultura champenoise in Italia, offrendo incontri
autentici, degustazioni memorabili e un’atmosfera di rara intensità.
Ci diamo appuntamento al prossimo anno, certi che
anche la nona edizione saprà sorprenderci e arricchirci, calice dopo calice.
By Antonello