venerdì 5 dicembre 2025

Derthona Tour a Roma: il Timorasso protagonista

Il 27 ottobre Roma ha ospitato il Derthona Tour, un evento firmato Vinòforum che ha portato i vini dei Colli Tortonesi nella capitale, con il Timorasso al centro della scena.

Organizzato dal Consorzio Tutela Vini Colli Tortonesi insieme a Vinòforum, il Derthona Tour ha voluto raccontare la ricchezza di un territorio che si estende tra Piemonte, Liguria, Lombardia ed Emilia. Il nome “Derthona” richiama l’antico toponimo romano di Tortona e oggi identifica la sottozona dedicata al Timorasso, vitigno autoctono rinato dopo anni di oblio e diventato simbolo della rinascita enologica dei Colli Tortonesi. A guidare questa riscoperta è stato Walter Massa, vignaiolo visionario che negli anni ’80 e ’90 ha creduto nel potenziale del Timorasso quando era quasi scomparso, avviando un percorso di valorizzazione che ha ispirato altri produttori della zona. Grazie al suo lavoro e all’impegno di una nuova generazione di vignaioli tortonesi, il Timorasso è tornato a essere un riferimento identitario e qualitativo, riconosciuto oggi come uno dei grandi bianchi italiani.

Il Consorzio conta 115 soci, oltre 1.000 ettari vitati in 46 comuni e una produzione annua di circa 7 milioni di bottiglie.

Nelle sale del Garum – Museo della Cucina, banchi d’assaggio hanno accolto prima i professionisti e poi gli appassionati.

Abbiamo iniziato le degustazioni da Ezio Poggio Winery, dove Mary e Marco (Marcone) hanno presentato le uniche bollicine della giornata. La Brut Lusarein 2024 si è rivelata fresca e immediata, mentre il Metodo Classico dosaggio zero 2020 ha mostrato verticalità e tensione. A seguire, i bianchi Caespes 2023 e Archetipo 2023, entrambi eleganti e ben definiti.

Claudio Mariotto, introdotto da Davide, ha proposto una mini verticale di Derthona (2023, 2021, 2020), che ha permesso di percepire l’evoluzione del vitigno nel tempo. Chiusura con il celebre Pitasso 2022, vino potente e longevo.

Con Giacomo, di Vigneti Giacomo Boveri, abbiamo affrontato un’orizzontale 2022 con tre etichette provenienti da zone e terreni diversi: Lacrime di Bricco 2022, Piazzera 2022 e Muntà le Ruma 2022. Il percorso si è arricchito con il ritorno al Lacrime di Bricco 2017, per un confronto tra orizzontale e verticale che ha mostrato l’influenza del tempo e del terroir.

Abbiamo poi avuto il piacere di incontrare di nuovo Aldo della cantina Vigneti Letizia. Aldo, già incontrato a Vinitaly con Finigeto (Oltrepò Pavese), ha raccontato la nuova avventura nei Colli Tortonesi. Il nome Letizia richiama il latino Laetitia, “gioia e felicità”. Finigeto ha scelto di investire nei Colli Tortonesi per valorizzare il Timorasso e la Barbera, con il supporto di Walter Massa nella scelta dei terreni. Due le etichette degustate: Carpe Diem 2022, prima annata di questo Monleale. Barbera in purezza, profumi delicati di fiori e susine e un gusto equilibrato tra freschezza, tannini e sapidità, e Stappasogni 2023, Timorasso fresco e promettente.

Gian Paolo Repetto, presidente del consorzio, ha presentato le etichette di Vigneti Repetto. Piccola Derthona 2023 esprime freschezza e immediatezza grazie alle vigne giovani; Derthona Quadro 2023 conferma struttura e mineralità; Origo 2021 si distingue per complessità ed evoluzione; Quadro 2017 rivela la maturità di un’annata calda.

Molto interessante la cantina degli Alessandrini Sassaia. Enrico ed Ellen ci hanno raccontato come, con l’aiuto di Walter Massa, siano riusciti a fondere la tradizione della Borgogna con i vitigni piemontesi. Il risultato di un approccio minimalista ha dato vita a vini di notevole qualità come il Derthona 2023 e 2022.

Infine, Walter Massa, con i Vigneti Massa, al centro del salone ha saputo infondere un’atmosfera intensa e conviviale, animata dai suoi racconti sempre colmi di insegnamenti. A suggellare il momento, ha offerto ai presenti una Magnum di Monleale 2016, Barbera in purezza.

Il Derthona Tour ha saputo unire rigore tecnico e passione, raccontando la forza di un vitigno e di un territorio. Un sentito ringraziamento a Vinòforum e al Consorzio Tutela Vini Colli Tortonesi per aver reso possibile questa giornata di scoperta e condivisione.

Il Timorasso si conferma tra i grandi bianchi italiani: strutturato, minerale, longevo. La sua rinascita ha dato nuova identità ai Colli Tortonesi, un territorio che unisce suoli e climi diversi, influenzati dall’Appennino e dalla Pianura Padana.

By Antonello









Nessun commento:

Posta un commento

Pizza di scarole: il sapore della tradizione di Natale a Napoli

La pizza di scarole è uno dei piatti simbolo della cucina napoletana, spesso preparata durante le festività natalizie ma perfetta in ogni s...