La recente masterclass del 13 dicembre scorso “La Sardegna dell’enologo Andrea Pala”, condotta dallo stesso Pala insieme al critico Raffaele Mosca e Maurizio Valeriani, direttore di Vinodabere, ha offerto un percorso sensoriale attraverso tre aree emblematiche dell’isola: Gallura, Coros (Usini) e il Sud Sardegna. Un itinerario che ha messo in luce la ricchezza dei terroir e la capacità di Andrea Pala di interpretare il Vermentino e i vitigni autoctoni con precisione tecnica e sensibilità narrativa. Fisicamente eravamo al Belstoy Hotel di Roma, ma con il cuore e i sensi abbiamo vissuto un vero viaggio in Sardegna. La degustazione ci ha portato dentro i paesaggi e i sapori dell’isola, restituendo la forza dei suoi terroir e la capacità di Andrea Pala di raccontarli con chiarezza e passione.
Le aziende e vini protagonisti
Culuccia è situata sull’isola-penisola di fronte
all’arcipelago de La Maddalena. È un progetto agricolo e vitivinicolo
totalmente green, voluto dall’imprenditore Marco
Boglione e seguito da Andrea Pala.
Qui i vigneti crescono sulla sabbia, a pochi metri dal mare, senza irrigazione
artificiale. Il Vermentino Donna Ma’ è celebre per la tecnica
innovativa di affinamento delle uve in mare all’interno di nasse. In
degustazione il Donna Lù, Vermentino di Gallura Spumante 2023
metodo classico Brut, fresco con bollicina fine e note agrumate, e il
Vermentino Donna Ma’ 2024, sapido con accenni marini e frutto
delicato.
Tenute Li Signori, giovane realtà con sede a Sassari,
al primo anno di produzione, ha affidato ad Andrea
Pala la vinificazione di etichette come Tandu ed Emmu,
Vermentini di Gallura che esprimono freschezza marina e mineralità. La cantina
si inserisce nel panorama delle nuove aziende galluresi che puntano su qualità
e identità. In degustazione il Vermentino di Gallura Tandu 2024,
alla prima uscita sul mercato, immediato e fruttato con buona bevibilità, e il
Vermentino di Gallura Superiore Emmu 2024, più strutturato, con
mineralità e finale persistente. L’1,5% fa un passaggio di 8 mesi in barrique
di rovere con pareti di acacia. I vitigni delle due etichette sono separati da
una strada, ma sono molto diversi nonostante la vicinanza delle viti.
Campianatu, nel comune di Arzachena presso il golfo
di Cannigione, coltiva Vermentino di Gallura DOCG in un contesto unico,
protetto dai massicci granitici e dalle brezze marine. La prima annata prodotta
è del 2019. Antonello, che ho avuto il
piacere di avere come vicino nella degustazione, ha raccontato la cantina e il
territorio. Il Campianatu
Superiore 2023 ha ottenuto il massimo riconoscimento da Vinodabere (100/100),
confermando la vocazione del territorio. In degustazione il Vermentino di
Gallura Junior 2024, agile e fresco con note floreali leggere, e il Campianatu
Vermentino di Gallura Superiore 2023, intenso con corpo pieno e accenni
vegetali.
Galavera, azienda vitivinicola di Usini nel cuore del
Coros, è stata fondata da Antonio Merella.
Produce Vermentino e Cagnulari, vitigno tipico del territorio, unendo
tradizione e innovazione con vigne situate nelle zone più prestigiose del
comprensorio. In degustazione il Vermentino di Sardegna Promissa 2024,
fragrante con frutto chiaro e buona acidità, e il Cagnulari Beranu
2023, rosso tipico del territorio, speziato e con tannino gentile.
Nuraghe Antigori, situata a Capoterra nel Sud
Sardegna, si estende per oltre 500 ettari, con 21 vitati, coltivati in regime
biologico e sostenibile. La cantina prende il nome dal sito archeologico
Nuraghe Antigori. Presente in sala Andrea Murgia,
direttore della cantina, che ha illustrato la filosofia aziendale e i loro
progetti. In degustazione il Vermentino di Sardegna Cardile 2024,
lineare e fresco con finale salino, e il Bovale 2024, con la sua
originale bottiglia ottagonale, rosso deciso con frutto scuro e trama tannica
evidente. Raro trovarlo in purezza come in questa etichetta.
Conclusione
La masterclass ha dimostrato come la Sardegna sia un mosaico
di terroir e stili, capace di sorprendere con vini che raccontano paesaggi,
storie e innovazioni. Andrea Pala, insieme
ai critici Mosca e Valeriani,
ha guidato un pubblico attento in un viaggio che ha unito competenza e
sensibilità, confermando la centralità dell’isola nel panorama enologico
italiano.
Un sentito ringraziamento alla testata Vinodabere per
il supporto e la valorizzazione di questo evento.





Nessun commento:
Posta un commento